La cantata di un povero fesso - Santino Cardamone

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Em  Am  B
Em  Am  B
Em

Lasciatemi parlare perché cantare non so cantare
                                                     B
E sì, perché modestamente sono un eccellente stonatore
Io sono come i poeti, vivo solo di illusioni
                                               Em
Sono sempre in mezzo ai prati in cerca di emozioni
E voi ascoltatori che ascoltate le mie cazzate
                                                  B7
Non avete altro da fare che sentire le mie minchiate
                         B
Io un povero fesso sono, mi piace bere
                                        Em
Stare con pochi amici e come si dice? "Pochi, ma buoni"

Io sono un musicante che fa musica scadente
                                             B  B7
Perché in questo paese solo qualcuno è decente
                     C
Quel qualcuno è nu figlio biellu, figlio della televisione
                                              Em
Ca senza nu cazzu i niente si fa pure un bel nome

          G               C
È lo stornello del vino bello
          G                     C
Per noi seduti ai tavoli di un bar
         G                 C
È lo stornello del vino bello
              G                      C
Per noi che stiam fino all'alba a cantar

Em  Am  B7
Em  Am  B
Em

Ma io non mi lamento, mi accontento, brindo e canto
                                                 B
Brindo ai miei nemici e brindo agli uomini infelici
             B7
Sono un tipo strano io, brindo pure a una patata
                                              Em
E brindo alle ragazze che non me l'hanno mai data

Io sono uno che ha studiato anche matematica applicata
                                              B7
Ma in fondo non so che sia tutta questa faticata
Però se ci penso sono un uomo fortunato
                                            Em
Nell'ambito lavorativo qualcosina ho combinato

Mentre qui tanta gente campa senza niente
                                           B7
Per colpa di qualcuno diventa pure delinquente
E padri di famiglia che per tirare avanti
                                              Em
Se mangiano bietole, ceci bolliti, pane e cipolla

          G               C
È lo stornello del vino bello
          G                     C
Per noi seduti ai tavoli di un bar
         G                 C
È lo stornello del vino bello
              G                      C
Per noi che stiam fino all'alba a cantar

Em  Am  B7
Em  Am  B
Em

Il cugino di mio cugino lavora in una fabbrica di vernici
                                               B
Ha le mani consumate e respira merda nelle narici
                    B7
Mentre alcuni bei signorini con tre calci a due palloni
                                                  Em
Si fanno i megghiu fimmini, i machinoni e li milioni

Ma cosa ne sarà?
Ma cosa ne sarà?
Ma cosa, ma cosa
              B
Ma cosa ne sarà?
        B7                              Em
Tutto questo è una vera offesa alla povertà

E ora che cosa vogliamo fare?
Giocare a carte? No
Ballare un tango? No
B                        Em
Guardare una telenovela? No, no, no

                        B
E allora lasciatemi ubriacare
                 B7   
Finire il mio sentimento
                              B
E se male qualcosa dovesse andare
                        Em  C
Voglio solo morir contento

          G               C
È lo stornello del vino bello
          G                     C
Per noi seduti ai tavoli di un bar
         G                 C
È lo stornello del vino bello
              G                      C
Per noi che stiam fino all'alba a cantar

          G               C
È lo stornello del vino bello
          G                     C
Per noi seduti ai tavoli di un bar
         G                 C
È lo stornello del vino bello
              G                      C
Per noi che stiam fino all'alba a cantar
  
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