Am Un sindacalista proclamò al telegiornale Che le gomme avrebbero intrapreso uno sciopero nazionale G C Inutile dirlo, alla notizia dell'assentarsi del boia D Le matite, le matite brindarono con gioia Am C G F G Am C G F G Am AM Le biro, grandi cape, cercarono di mantenere Allo stesso status sociale di prima le matite che però adesso G Intendevano abolire ogni classista distinzione F G Am E ai loro cortei nelle piazze inneggiavano alla rivoluzione Le biro trasalirono al solo pensiero che le matite Potessero intaccare il loro potere o peggio prendersi le loro vite F#m Am F#m E mobilitarono la stampa affinché le avversarie sociali F Venissero dipinte come eversive, controproducenti e sleali Am F C E Am Ma le matite volevano solo uguaglianza e libertà Stessi diritti, stesse scuole, stessi autobus e cinema Gm G Speravano che senza le gomme le loro richieste sarebbero state ascoltate Am Perché sulla carta le loro parole non potevano più essere cancellate F G E le stilografiche nei loro salotti di alta borghesia Am Così come gli scotch e le graffette nelle strade di periferia F G Imputavano alle matite la colpa di ogni problema Am E così per ignorare la crisi il popolo ricorse a un anatema Am C G F G Am C G F G [ASSOLO] F D F Am D Am Em Am G Am G Am G Am G Am G Am B A Am Em Gli atti di violenza non tardarono a venire Dm C Quando manca da mangiare solo l'odio si può ingerire Am Em E una volta che le tavole furono imbastite Dm C G In città iniziarono a scorrere fiumi di grafite Am Em Dm C G Am Em Dm C E Am E quando il gran consiglio delle biro deliberò lo sterminio totale delle matite B E In quanto esse causavano disordine sociale Am I righelli, i pennarelli, le forbici e i temperini A Em Dismisero le vesti di osservatori e assunsero quelle di aguzzini C Gm E poi le gomme annunciarono la fine della loro protesta E si trovarono davanti una patria quanto mai grigia e mesta F Ed era troppo ormai, le gomme dovevano emigrare E Perché a cosa serve una gomma se non c'è rimasto niente da cancellare? Am Perchè nel libero stato di Cancelleria restarono solo le biro F E Che cantarono e festeggiarono per la vittoria A# Am Ma com'è piccola, ma com'è fragile Ma com'è viscida e al contempo labile F E Questa borghese morale ablatoria A# Am F E Cantaron vittoria, rigonfie di boria, dormiron tranquille nei loro morbidi letti A# Am F Almeno finché, almeno finché, almeno finché E Non arrivarono i bianchetti Am F E Am Bm C Dm F E Am F E Am G C Am D# A D# Am
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